Un ulteriore approfondimento sull’etichetta dei cosmetici
Dopo aver visto i video sull lettura dell'INCI, una nostra lettrice ci ha mandato tre domande. Ringrazio Micaela per la sua attenzione, arricchiremo il bagaglio di informazioni che possiamo avere dall’etichetta di un cosmetico e sul metodo di utilizzo di un prodotto dopo un’apertura prolungata.
Cosa significa esattamente la dicitura nickel tested?
Micaela hai scelto il claim giusto.
Il nickel è un metallo pesante che troviamo nei gioielli, monete, chiavi e utensili ma che esiste anche in natura, quindi impossibile da evitare del tutto. Lo troviamo per esempio in alimenti come il cioccolato, i cereali e la frutta secca. La presenza più o meno concentrata di nickel la determina il tipo di terreno in cui vengono coltivati.
L’utilizzo del nickel è vietato dal regolamento europeo nella formulazione di un cosmetico ma, per il motivo citato, è consentito trovarne in tracce.
Il claim “nickel free” è quindi inesatto sempre, mentre Nickel Tested significa che l’azienda ha scelto di certificare i suoi preparati per rivolgersi al pubblico sensibile al nickel, in quanto si ritiene che le persone allergiche al nickel non abbiano reazioni allergiche con concentrazioni inferiori a 1 ppm, cioè a una parte per milione.
Da sapere invece è che tutti i prodotti vengono sottoposti al test sul nickel, perché come detto è vietato, è quindi impossibile trovarne in grandi quantità.
Quando dicono non testato su animali o compare il simbolo del coniglietto sulla confezione, siamo sicuri che gli animali non vengono davvero toccati?
Dall’11 marzo 2013, in Europa, sono vietati i test sugli animali per la preparazione dei cosmetici e dei suoi ingredienti.
Alcune aziende possono farli all'estero, vendendo i prodotti in Paesi extra UE ad es. la Cina, dove sono invece ancora richiesti.
Ti consiglio di comprare prodotti da aziende fidate, con una filosofia propria e che testano su persone volontarie. Scegli il made in Italy se vuoi sposare la causa KM 0 ma evita aziende come le multinazionali, in quanto commercializzano extra UE.
Cosa succede se non mi ricordo quando ho aperto la confezione di un prodotto, passano mesi e la uso dopo la scadenza? Può diventare dannosa per la pelle?
Certo che può essere dannosa. Può dare estrema sensibilizzazione e far diventare la pelle reattiva.
Per reattiva intendo che la pelle reagirà tutte le volte che userai un prodotto troppo attivo a qualche componente e che avrà registrato come sensibilizzante. Sarai così costretta all’utilizzo di prodotti per pelli sensibili per un periodo più o meno lungo.
Perché avanzare un cosmetico?
Per esempio, inizi un trattamento anti-age o pelle grassa o secca. Le cellule della nostra pelle “imparano” dopo 21 giorni di applicazione a capire che input le stai dando, dopo il primo mese inizi a raggiungere un risultato stabile, il minimo è che tu prosegua.
Il concetto non è come quello di “alimentarsi con un po' di tutto” ma dare una linea giuda verso l’obiettivo.
Allora il motivo potrebbe essere che il prodotto non dà i risultati voluti. Bene. Termina tutto ciò che credi sia ancora utilizzabile dei tuoi cosmetici, il resto buttalo. Inizia con un cosmetico che ha le caratteristiche per raggiungere il risultato che vorresti e TERMINALO.
Ti ricordo che le mie consulenze sono anche on line e non esitare a chiedermi una linea guida con prodotti professionali cosmeceutici che danno risultati ben precisi.
Hai avanzato qualche prodotto che non ti piace ma è in scadenza?
Che sia una crema o un olio usalo per preparare uno scrub home made. Con una parte di bicarbonato (sconsiglio sale, zucchero o caffè, più il granulo è sottile e meglio leviga) e 2 parti del prodotto che hai da smaltire. Rispetta i prodotti viso per il viso, ma per il corpo puoi fare fuori un po' di “robaccia” che hai in giro. Soprattutto dopo aver visto i video sulla lettura dell’INCI degli scorsi mesi!
Grazie Micaela per le tue interessantissime domande e sono qui, se avete il piacere di mandarmene altre.
Scrivimi a allospecchio.esteticanaturale@gmail.com
Alessandra