Si ingrassa da Capodanno a Natale, non da Natale a Capodanno
Con l’occasione del Natale e delle conseguenti abbuffate, tra cene di lavoro e momenti in famiglia, ho chiesto alla Dottoressa Sabrina Muffatti di aiutarci a capire come sopravvivere (magre) senza perdere il risultato conquistato con la dieta di tutto l’anno.
Chi meglio di lei?
Leggiamo insieme l’intervista della Dietista Muffatti, collaboratrice di Allo Specchio.
-Sabrina cosa ne pensi del mese di dicembre ed il rapporto con la dieta?
“Dicembre è probabilmente il mese più calorico dell’anno, ne convieni?
Si inizia l’8, giorno dell'Immacolata concezione, passando alla notte tra il 12 e il 13 dove in alcune province la tradizione vuole che santa Lucia, passi di casa in casa a lasciare doni e dolciumi per i bambini; al mattino si troveranno carrelli di caramelle, cioccolatini, biscottini e frutta candita.
Un salto di una decina di giorni ed eccoci al 24, con il suo tradizionale cenone.
Pronti ora al Natale con il pranzo dalle mille portate e dai mille sapori, che si concluderà con la sfilata dei dolci.
E non ci sarà solo la cena di Natale in famiglia, ma anche quella con gli amici di sempre, quella con i compagni di squadra e quella con i colleghi di lavoro. Se si avessero diversi gruppi di amici le occasioni si moltiplicherebbero, senza contare le festicciole alla scuola dei bambini.
Quindi ingrasserò? Un vecchio detto popolare dice: si ingrassa da Capodanno a Natale, non da Natale a Capodanno!
Ed è proprio vero: l’accumulo di grassi è un fenomeno che consolida nell’arco di mesi, non di giorni o poche settimane. Nelle quattro settimane di dicembre il peso potrà aumentare in modo transitorio: a meno che non ti abbuffi per trenta giorni consecutivi, è ben difficile che questi chili in più se ne stiano ancorati ai tuoi fianchi e alla tua pancia per i successivi 12 mesi.”
-Quindi stai dicendo che è concesso qualche sgarro?
“Se da un lato sono completamente favorevole agli sgarri durante le feste natalizie, dall’altro ti invito a prestare attenzione alla loro entità: uno sgarro deve essere una deviazione dalla norma, senza per questo tramutarsi in una completa perdita di controllo.
La convivialità e le delizie di dicembre non devono essere la causa che dà avvio a cattive abitudini.
C’è una bella differenza tra un biscotto e dieci biscotti, tra un pranzo completo -per quanto abbondante- e un’abbuffata in piena regola, che regala problemi digestivi e una sgradevole pienezza che ti rallenta fisicamente e mentalmente.”
-Quali sono i consigli per arrivare indenni al 31 Dicembre?
“Lo sappiamo, a prescindere da quanto bene ci saremo giostrati nelle quattro settimane precedenti, la dieta e la sana alimentazione saranno sempre ai primi posti della nostra lunga lista di quest’anno farò.
Per arrivare (quasi) indenni al termine delle festività, per quanto banale possa sembrare, è porre un cortese rifiuto a quello che può essere evitabile.
Spesso si accettano dolcetti o degli assaggi extra più per convivenza sociale, che per reale golosità: impara a dire di no, ciò ti permetterà di godere meglio gli sgarri veramente irrinunciabili o quelli che ti tentano di più.”
-Tra merende, aperitivi e occasioni mangerecce, come ci gestiamo?
“In primo luogo stai attenta alla quantità di ciò che mangi. Assaggiare un biscottino di Natale per cortesia è ben diverso da mangiarne cinque o sei.
Quindi attenzione a fare troppi assaggi, perderai il controllo di quanto effettivamente hai mangiato.
Metti nel tuo piattino solo due o tre assaggi, cercando di far sì che il contributo di farinacei sia il più esiguo possibile e serviti solo una volta.
Orientati verso ciò che oggettivamente ti sembra avere meno ingredienti, più elevato è il numero degli ingredienti, più laboriosa è la digestione.
Fai attenzione quando l’ingrediente principale sono zuccheri o farine raffinate: l’eccesso di carboidrati semplici determina un maggiore appetito senza reale soddisfazione. Ad esempio, meglio limitare il croccante, il torrone, le meringhe e gli amaretti; evita anche di piluccare crackers, grissini, focaccine e salatini.
Attenzione alle calorie liquide: spesso quando ci sono merende e buffet ci si preoccupa di quello che si mangia, ma non quello che si beve. Stai attenta. Le bevande zuccherate bypassano i meccanismi di controllo cerebrale, ossia apportano energie senza realmente contribuire alla sazietà.
Questo accade perché gli zuccheri nel sangue si innalzano più velocemente quando beviamo qualcosa, rispetto a quando la mangiamo.
Potrai rischiare di aver bevuto due o tre bicchieri di succo (o bevande gassate) senza nemmeno esserti resa conto di aver ingerito l’equivalente di ben 10-12 cucchiaini di zucchero!
-Invece, come è bene comportarsi durante le cene per così dire “di rappresentanza”? Quelle con amici, colleghi, compagni di sport o del tempo libero?
“Come prima regola, evita gli extra inutili.
Le portate della cena saranno inevitabilmente più abbondanti e ricche di un qualsiasi pasto che potresti fare a casa tua, quindi non lasciarti tentare anche da quello che trovi in tavola.
Mi riferisco al cestino del pane a cui spesso si attinge mentre si chiacchiera allegramente, così come ai grissini e a tutto l’apparato di prodotti da forno che sembrano essere stati messi in tavola più per stimolare l’appetito, che per ingannare l’attesa.
Spesso mentre si aspettano i primi piatti vengono serviti taglieri, fai attenzione perché sono alimenti molto ricchi di calorie, grassi e sale che potrebbero rappresentare un pasto a sé stante.
Ricorda che questo è solo l’antipasto e che la fine della cena è lontana.
Il consiglio è quello di scegliere solo due portate: un antipasto e un primo o un secondo, possibilmente con un contorno di verdura cruda che attiverà gli enzimi digestivi e faciliterà la digestione.
Tieni presente la regola di una sola P a pasto.
Pane, polenta, pasta (primi piatti in generale) e patate, sono fonti concentrate di carboidrati complessi e si equivalgono in termini nutrizionali.
Se la tua cena ha previsto un primo, sarebbe bene evitare il contorno di patate o polenta con il secondo piatto.
Per quante accortezze puoi portare a queste cene, sarà comunque impossibile far sì che siano perfettamente equilibrate o che non abbiano eccessi di qualche tipo: cerca allora di fare in modo che il resto della giornata sia bilanciato il meglio possibile.
Fai una colazione nutriente ma leggera: sapendo che la sera gli zuccheri non mancheranno, potresti fare a meno della marmellata, dei biscotti o della fetta di torta anche se fatta in casa; puoi optare per del semplice pane (meglio se di segale, purché biologico) con crema di mandorle o nocciole 100% o semplicemente una porzione di frutta fresca.
Se tra colazione e pranzo passano poche ore, per oggi puoi anche fare a meno di fare lo spuntino, oppure optare per un frutto piccolo.
A pranzo suggerirei qualcosa di proteico, che mantiene la sazietà a lungo.
Ovviamente non dovranno mancare le verdure, preferibilmente crude: ti obbligheranno alla lunga masticazione, indispensabile per stimolare una sazietà precoce e per mantenerla a lungo.”
Grazie Dottoressa Muffatti di tutti i tuoi consigli.
Per domande o per una consulenza con la Dottoressa puoi scrivere a allospecchio.esteticanaturale@gmail.com
E buone Feste, da Allo Specchio!