MICROBIOTA INTESTINALE: QUESTO SCONOSCIUTO Parte 2

COME FAR CONVIVERE BATTERI, LIEVITI, PARASSITI E VIRUS.


Dopo l’introduzione al microbiota intestinale siamo ora in grado di comprendere le parole della Dottoressa Muffatti, se lo hai perso ti consiglio di iniziare dalla prima parte di questo argomento.

Capirai la disbiosi, i sintomi, i tipi di disbiosi e le norme alimentari consigliate.



-Dottoressa cos’è la disbiosi? 


“Per disbiosi si intende uno squilibrio microbico sulla superficie o all’interno del corpo. Più comunemente la disbiosi è riportata come una condizione inerente al tratto digestivo. Essa è anche correlata a malattie come la malattia infiammatoria cronica intestinale, sindrome del colon irritabile, l’obesità e la colite.

Quando questo equilibrio viene alterato, le colonie batteriche presentano una minor capacità di controllare la crescita reciproca e ciò può portare alla proliferazione di una o più di esse, che possono ulteriormente danneggiare le altre creando così un circolo vizioso. 

Se le colonie più vantaggiose sono danneggiate, gli effetti negativi sull’organismo appaiono più pronunciati.

Un effetto nocivo può essere il malassorbimento, il meteorismo, dolori addominali e attacchi di colite.


Una flora batterica equilibrata è molto utile all’organismo e crea una condizione di equilibrio che prende il nome di eubiosi

L’intestino è popolato da un numero enorme di microrganismi. 

Nel colon si trovano i batteri anaerobici, i bifidobatteri, mentre nell’intestino tenue vi è una forte presenza di batteri aerobici, come i lattobacilli.”


-Quali sono i sintomi che si accusano?


“I sintomi della disbiosi intestinale sono dei più vari e non vanno sottovalutati, consistono in questa alterazione appena citata di enzimi intestinali e della flora batterica che vive all’interno dell’intestino, questo squilibrio può portare ad una serie di disturbi.


Tra i più comuni:

  Gonfiori

  Difficoltà di digestione

  Gonfiore addominale

  Meteorismo

  Nausea

  Vomito

  Flautolenza

  Disturbi dell’alvo

  Diarrea

  Debolezza

  Emicrania

  Cambiamenti dell’umore

  Disturbi del sonno”



-Esistono delle cause conclamate alla disbiosi?


“Le cause sono diverse e molteplici, oltre ad essere un fatto genetico dato dalla mappatura genetica, vanno ricercate soprattutto in un’errata alimentazione, con eccessi di zuccheri, alcol, carne, accompagnati dalla carenza di alimenti vegetali.

Altre possibili cause sono da ricondursi a terapie antibiotiche, antiacide con inibitori della pompa protonica, abuso di lassativi, trattamenti ormonali, malattie epatiche, gastriche, pancreatiche, delle vie biliari, problemi di malassorbimento.

Infine cause come intolleranze alimentari, infezioni intestinali, fumo, stress e vita sedentaria.”



-Quali tipi di disbiosi esistono?


“È possibile individuare cinque diverse tipologie di disbiosi:


Disbiosi carenziale: conseguente ad un deficit di flora batterica intestinale (bifidobatteri e lattobacilli), per lo più favorito da un’alimentazione povera di fibre solubili e /o ricca di alimenti confezionati, raffinati, sterilizzati, oppure conseguente a trattamenti con antibiotici


Disbiosi putrefattiva: favorita da una dieta eccessivamente ricca di grassi animali e carni povere di fibre


Disbiosi fermentativa: caratterizzata da una condizione di relativa intolleranza ai carboidrati o per eccessivo consumo di zuccheri semplici, porta ad un accentuata fermentazione batterica


Disbiosi causata da una risposta immunitaria, a componenti della microflora batterica intestinale fisiologica (deficit della barriera immunitaria)


Disbiosi da funghi candida intestinale e lieviti in eccesso legata alla sovra crescita di saccaromiceti (funghi) o della candida, favorita da una dieta di zuccheri semplici, alimenti lievitati carboidrati raffinati e poveri in fibre”



-Ci hai parlato di alimentazione, a te la parola!


“L’errata alimentazione è una delle principali cause.

Diete carenti di fibre e alimenti fermentati

Molto ricche invece di proteine animali, zuccheri semplici e grassi vegetali parzialmente idrogenati o trans, sono le più popolari al giorno d'oggi ma al tempo stesso le più dannose.

A ciò si aggiunge un consumo eccessivo, quasi quotidiano, di alimenti precotti o cibo spazzatura del genere fast-food, l’ingestione di alimenti contenenti nitrati (ad esempio insaccati), mercurio e altri metalli impossibili da eliminare per l’organismo.


Come agire?

Uno stile di vita sano con alimentazione bilanciata priva di cibi “dannosi”, abbinata all’assunzione di prebiotici e probiotici, specifici per il tipo di disbiosi di cui si soffre, contribuiscono a migliorare lo stato di salute del proprio intestino e dell’intero organismo.


Come comportarti?

Mangia poco e spesso, senza associare troppi cibi diversi nell’ambito di uno stesso pasto (meglio consumare ad esempio solo carboidrati a pranzo, e solo proteine a cena, NO associarli).


Evita i junk food, ovvero cibo spazzatura tipo hamburger, patatine fritte, coca cola.

Consuma verdura cotta o cruda (le verdure fanno crescere bene i batteri intestinali e fra le verdure è meglio scegliere quelle amare, perché depurano il fegato (Radicchio, Cicoria, Catalogna, Rucola).


Consuma frutta come spuntino e non a fine pasto, per evitare fenomeni fermentativi fastidiosi

Bevi almeno 1,5 o 2 litri di acqua al giorno per aiutare la depurazione e l’eliminazione di tossine


Cosa evitare?

Cibi contenenti lievito, funghi e tartufi.

Zucchero e cibi contenenti zucchero, mele, melassa, sciroppo di acero, zucchero d’acero, zucchero di dattero e dolci vari.

Bevande gassate e zuccherate

Alimenti inscatolati, confezionati, preconfezionati, e raffinati comprese le bevande in lattina che contengono coloranti e conservanti.

Condimenti, salse e cibi, contenenti aceto, mostarda, ketchup, maionese, semi di soia, sottaceti, crauti.

Dolci.

Legumi interi, provare ad inserire quelli decorticati e introdurli gradualmente nell'alimentazione.

Troppe proteine che possono causare putrefazione.


Il percorso nutrizionale mira a ricostruire l’eubiosi intestinale ossia l’equilibrio della flora batterica intestinale attraverso un programma alimentare personalizzato che va a gestire l’infiammazione intestinale e l’eventuale squilibrio immunologico. 


Per questo è molto importante una corretta anamnesi generale, che si focalizzi anche sulle caratteristiche costituzionali e lo stile di vita del paziente, e una valutazione accurata dell’alimentazione ingesta che permetta di individuare le cause dell’infiammazione e della disarmonia intestinale.

A seconda dei casi è possibile anche eseguire test specifici per la disbiosi e le intolleranze alimentari grazie alla collaborazione con laboratori di analisi cliniche nazionali.

Il percorso nutrizionale si avvale, a seconda dei singoli casi, dell’uso di fitoterapici e integratori nutrizionali per la detossificazione ed il drenaggio d’organo o d’apparato specifico o di probiotici /prebiotici per ristabilire la flora eubiotica”.


Buona eubiosi a te! 

Grazie Dottoressa, per qualsiasi informazione o approfondimento puoi contattarci a  allospecchio.esteticanaturale@gmail.com .


Nel prossimo articolo parleremo del collegamento spirituale ai disordini intestinali, ti aspetto.


Alessandra

0.0 0 Recensioni
Lascia la recensione
Voto
Caricamento Foto
Annulla